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      Il che con gli occhi proprii si vidde, perché nella terra stessa dove i nostri stavano si ritrovarono in casa del cacique e di molti altri molte genti, tutte in punto per guerreggiare: e non aspettavano altro se non che tutta la gente dell'isola si ragunasse insieme, perché volevano quella stessa notte dare sopra i cristiani. Il governatore, quando si fu secretamente informato di questa verità, fece tosto prendere il cacique e tre suoi figliuoli e due altri principali, che si poterono prender vivi, e in un subito i nostri assaltarono l'altra gente e n'ammazzarono molti; gli altri fuggirono e lasciarono la terra, onde fu la casa del cacique con molte altre poste a sacco, e vi fu ritrovata qualche quantità d'oro e d'argento e molta robba.
      La notte seguente stettero i nostri con buone guardie e tutti vigilanti (che erano settanta da cavallo e cento da piè), e prima che il dí chiaro della mattina venisse s'udirono gridi come di gente di guerra, e poco appresso si vidde venire un gran numero d'Indiani armati, e con tamburi sordi e altri instromenti che nella guerra portare solevano, e venivano compartiti in modo che si ponevano il campo de' cristiani in mezzo. Venuto il dí chiaro, il governatore comandò a' suoi che animosamente dessero sopra i nemici, e cosí fu fatto, ma nel primo assalto vi restarono alcuni cristiani e cavalli feriti. Ma, perché il nostro Signore favorisce e soccorre nelle necessità quelli che nel suo servigio vanno, gl'Indiani furono rotti e si posero in fuga, e i nostri da cavallo seguirono un pezzo la vittoria; poi se ne ritornarono alli alloggiamenti, perché i cavalli erano stanchi, avendo dalla mattina fino a mezzogiorno la vittoria seguita.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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