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      e carico di robbe da quella terra, se non ve ne porta, e che questo costume anticamente avevano, ma Atabalipa l'avea sospeso per quel che toccava alle robbe che per le genti sue di guarnigione si cavavano; e che niun passaggiero potea entrare né uscir con robbe, se non da quella parte dove la guardia stava, sotto pena della vita. Dicea anco aver ritrovato in queste terre due case piene di scarpe e di pani di sale, e di certi cibi che parevano carne minuzata, con altre cose depositate e serbate per l'esercito d'Atabalipa. E concludendo diceva il capitano mandato dal governator Pizarro che quelle terre vivevano politicamente e con buoni ordini.
     
     
      Atabalipa cacique manda ambasciatore al Pizarro con un presente, e gli fa a sapere essere suo amico, con desiderio di vederlo in Caxamalca. Si pongono in viaggio e giungono a Lopix, e d'indi a Motuz, dove notano molti costumi di quegli Indiani nel vestire e nel sacrificare alli loro idoli.
     
      Venne col capitano nostro un Indiano principale con alcuni altri, e diceva venire con certo presente al governatore: onde, quando li fu davanti, li disse che Atabalipa suo signore lo mandava fin da Caxamalca con quel presente, che erano come due castella fatte a modo d'una fonte di pietra, e vi si beveva, e due cariche d'anatre secche scorticate, perché fattone polvere se ne soffumigasse, che cosí fra li signori di quelle contrade s'usava; e li mandava a dire che avea gran volontà d'esser suo amico e di vederlo in Caxamalca, dove pacificamente e amichevolmente l'aspettava.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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