Il governatore ricevette il presente, e cortesemente rispose che aveva gran piacere di questa sua venuta, per esser messo d'Atabalipa, il quale esso desiderava vedere per le nuove che ne udiva; e che, avendo inteso che egli faceva guerra agli nemici suoi, aveva determinato d'andar a vederlo e d'esser suo amico e fratello, e di favorirlo in quelle sue imprese, insieme con li cristiani che seco andavano. Ordinò poi subito che fusse dato da mangiare a lui e a tutti gli altri che erano seco venuti, di tutto quello che fusse stato lor di bisogno, e che fussero bene alloggiati, come ambasciadori di cosí gran signore. Riposati che furono, il governatore se li fece venire davanti, e disse loro che se essi volevano ritornare o restar quivi qualche giorno, che facessero secondo che piú lor piaceva. E perché il messo disse che se ne voleva ritornare con la risposta al suo signore, il governatore soggiunse: "Adunque li dirai da mia parte quello che t'ho detto, cioè che io non mi fermerò in terra alcuna per camino, per poter giungere presto ad abboccarmi con lui". E li diede una camicia con altre cose di quelle di Castiglia, perché per amor suo le portasse. E doppo che fu questo messo partito, egli stette anco ivi due giorni, perché la gente che veniva di Caxas stava stanca del camino; e in questo mezzo scrisse alla sua colonia di San Michiele tutte queste nuove d'Atabalipa, e vi mandò le due torri e certe veste di lana che avevano coloro di Caxas portate, che erano una nuova e vaga cosa vedere, perché si sarebbono giudicate di seta piú tosto che di lana, e v'eran molti lavori e figure d'oro di martello assai ben poste.
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