Il messo andò e doppo le riverenze li fece per segni intendere che venisse dove il governatore stava. Allora egli con le sue genti si mosse, e lo Spagnuolo ritornò avanti e disse che Atabalipa veniva, e che le sue genti della avanguardia portavano arme secrete sotto le camicette, che erano forti giubboni di cottone, e sacchette con pietre e frombe, e li pareva che con cattiva intenzione venissero. Poco appresso entrò l'avanguardia nella piazza: e veniva prima un squadrone d'Indiani vestiti con una livrea di colori a modo di scacchi, e questi venivano togliendo le pagliuche di terra e scopando le strade. Venivano appresso tre altre squadre vestite d'un'altra maniera, e tutti cantando e ballando, e tosto appresso seguiva molta gente, con armature, patene e corone d'oro e d'argento: e fra questi veniva Atabalipa, in una lettiera o lettica foderata di piume di pappagalli di molti colori e guarnita di piastre d'oro e d'argento, e lo portavano molti Indiani alto sopra le spalle; e dietro a questa venivano due altre lettiche, nelle quali due altre persone principali venivano, e appresso venivan molte genti in squadroni con corone d'oro e d'argento. Tosto che i primi nella piazza entrarono, si tirarono da parte e diedero luogo agli altri: e giunto Atabalipa nel mezzo della piazza, fece stare saldi e quieti tutti e fermare le lettiche, ma non cessavano già d'entrare nella piazza del continuo genti. Dall'avanguardia degli Indiani si mosse un capitano, e montò su la fortezza della piazza dove stava l'artiglieria, e alzò due volte la lancia a modo di segnale.
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