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      Dietro a questi vengono altri con lancie piccole da trarle come dardi; nella retroguardia vanno picchieri con lancie lunghe di trenta palmi, e nel braccio sinistro portano una manica con molto cottone; e tutti vanno compartiti nelle lor squadre, con le sue bandiere e capitani che gli comandano, e con tanto ordine con quanto guerreggiano i Turchi. Alcuni di loro portano certi celatoni di legno grandi che gli cuoprono fino agli occhi, con molto cottone dentro, e cosí forti che non potrebbono esser piú se fossero di ferro. Queste genti che aveva nel suo esercito Atabalipa erano tutte assai atte ed esercitate nella guerra, perché sempre guerreggiavano, ed erano giovani e di gran corpo, tal che mille soli di loro avrebbono desolata una di quelle terre, ancorché vi fossero stati ventimila uomini.
      La casa dell'alloggiamento che teneva Atabalipa nel campo era la miglior che fra Indiani veduta si fosse, ancorché fosse stata picciola, perché ella era distinta in quattro appartamenti, e nel lor mezzo era un cortile, nel quale era uno stagnetto o piscina dove veniva l'acqua per un aquedotto, cosí calda che non vi si poteva tener la mano. Questa acqua nasceva bollendo in un monte che era quivi presso; altrettanta acqua fresca veniva per un altro aquedotto, e per cammino si congiungevano insieme, e per un solo aquedotto venivano poi amendue mescolate nella piscina: e quando volevano che una sola vi venisse, divertivano l'aquedotto dall'altro. Lo stagno era grandicello e fatto di pietra. Fuora della casa da una parte del cortile stava un altro stagno o piscina, non cosí ben fatto come il primo, e vi sono le sue belle scale di pietra, onde si scende giú da chi vuole bagnarsi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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