E che da Cancebi, doppo che furono le genti e i cavalli smontati per venir per terra, era passato un vassello avanti per intendere dove fosse il governatore, ed era giunto fino a Tumbez, dove il cacique di quella provincia non gli aveva voluto dar nuova, né mostrar loro la carta che gli aveva il governator lasciata, perché la desse alle navi che quivi capitassero; sí che questo vassello se n'era ritornato adietro, senza averne potuto aver nuova alcuna. E che un altro legno, che li s'era mosso dietro, seguendo avanti era giunto al porto di San Michiele, dove era smontato il padrone: e s'era in quella città fatto gran festa per la venuta di queste genti; e che tosto se n'era ritornato questo padrone adietro, con le lettere che aveva il governator mandate a' nostri di San Michiele, facendo loro intender quella vittoria che Iddio aveva lor data e le gran ricchezze di quella terra. Ora il governatore e tutti gli altri che erano seco ebbero gran piacere della venuta di questi vasselli; e tosto il governator scrisse al capitan Diego d'Almagro e ad alcune persone che con lui venivano, mostrando quanto piacer avesse della venuta loro, dicendo che, giunti che fossero al popolo di San Michiele, accioché non l'aggravassero, se ne passassero agli altri caciqui convicini, che stavano per il cammino di Caxamalcha e che avevano gran copia di vettovaglie; e che egli fra tanto avrebbe provisto a far fonder oro, per pagare il nolo di quelli vasselli, accioché tosto se ne ritornassero adietro.
Atabalipa fa incatenar un sacerdote d'una moschea, per avergli detto che vincerebbe la guerra contro i cristiani, e la moschea manda a spogliare di gran quantità d'oro e d'argento, che quivi si trovava.
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