Egli portò dalla moschea ventisette carichi d'oro e duemila marchi d'argento, e diede al governatore la seguente relazione e annotamento del suo viaggio, che fatto aveva il proveditore Michiele Estete, che andato era con lui.
La relazione del viaggio che fece il capitano Fernando Pizarro per ordine del governatore suo fratello, da che partì dal popolo di Caxamalca per andare a Xauxa finché ritornò.
Il Pizarro parte di Caxamalca con alquanti Spagnuoli; giungono a Guancasanga e Guamachuco città, dove sono avisati Chilichuchima capitano ritrovarsi con gente da guerra in campagna per assaltar i cristiani. Seguendo il viaggio vanno ad Andamarcha e d'indi a Totopamba, e poscia a Corongo e poi a Pinga, e da Pumapecha cacique hanno cortesie; e d'indi a Guarua, a Sucaracoay, a Pachicoto e a Marcara città.
Il dí della Epifania, a' sei di gennaro del 1533, partí il capitano Fernando Pizarro dalla città di Caxamalca con venti da cavallo e con certi schiopettieri a piedi, e quel dí stesso andò a dormire in un certo luoghetto cinque leghe indi lungi. Il secondo giorno andò a mangiare ad una terra chiamata Ychoca, dove fu ben ricevuto, e v'ebbe tutto quello che e per sé e per le sue genti li faceva di bisogno. Andò poi la sera a dormire ad una terra picciola chiamata Guancasanga, soggetta alla città di Guamachuco, alla quale la mattina seguente giunse: ed è questa città assai grande e situata in una valle posta fra monti; ha buona vista e stanza, e il suo signore si chiama Guamanchoro, dal quale fu il capitano con gli altri suoi ben ricevuto.
| |
Michiele Estete Fernando Pizarro Caxamalca Xauxa Pizarro Caxamalca Spagnuoli Guancasanga Guamachuco Chilichuchima Andamarcha Totopamba Corongo Pinga Pumapecha Guarua Sucaracoay Pachicoto Marcara Epifania Fernando Pizarro Caxamalca Ychoca Guancasanga Guamachuco Guamanchoro
|