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      Prima che niun di quelli ministri entrasse a servirlo, bisognava digiunare molti giorni e non accostarsi con donne. Per tutte le strade di questa città e su le porte principali e d'intorno alla moschea erano molti idoli di legno, e gli adoravano ad imitazione dell'idolo principale, che dava le risposte. S'intese da molti signori di questa contrada che dalla città di Catamez, che è al principio di questo governo, tutta la gente di questa costiera serviva a questa moschea con oro e argento, e le davano ogni anno certo tributo: onde quivi v'erano i fattori e le stanze dove questi tributi si ponevano, e vi fu ritrovata certa parte d'oro e segnali anco d'essere stato assai piú tolto via, e s'intese poi di certo da molti Indiani che l'avevano trabalzato via per ordine del diavolo che nell'idolo parlava. Molte cose si potrebbono dire delle idolatrie che a questo idolo si facevano, ma per non esser prolisso si tacciono, fuori che questo solo, che dicono che quell'idolo fa loro intendere che sia lor Dio, e che li può inabissare se lo fanno sdegnare e non bene lo servono, e che tutte le cose del mondo ha esso in poter suo. Stavano quegl'Indiani cosí scandalizzati e timidi, solamente perché era il capitano entrato a vederlo, che pensavano di doverne essi essere tutti rovinati a fatto, tosto che i cristiani indi si partissero. I nostri diedero ad intendere agl'Indiani l'errore grande nel quale si ritrovavano, perché quel che dentro a quell'idolo parlava era il diavolo, che a quel modo gli teneva ingannati: onde gli ammonivano che d'allora innanzi non gli avessero dovuto piú credere, né fare quello che lor consigliasse, con altre simili cose, per distorli da quelle loro idolatrie.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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