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      L'altro dí, perché la giornata era lunga, si partí il capitan per tempo la mattina con le sue genti in ordine, perché dubitava che Chilicuchima non stesse col cuore macchiato, poiché non gli aveva mandato risposta. Ad ora di vespero giunse ad una terra chiamata Yanaymalca, dove fu ben ricevuto, e quivi seppe che Chilicuchima stava fuori di Xauxa, onde in maggior sospetto entrò. E perché non stava piú che una lega lungi da Xauxa, tosto che ebbe desinato montò a cavallo e, giunto a vista di quella città, vidde da un rilevato molti squadroni di gente, ma non sapeva se era gente da guerra o pur della terra. Giunto poi sulla piazza principale della città, ritrovò che quelli squadroni di gente erano della terra, e s'erano ragunati a quel modo per far festa. Tosto che il capitano giunse, prima che smontasse dimandò di Chilicuchima, e gli dissero che era andato a certe altre terre e che il dí seguente verrebbe. Egli s'era appartato sotto colore di certi negocii, finché avesse saputo dagl'Indiani che col capitano venivano che animo era quello degli Spagnuoli verso di lui, percioché, conoscendo aver fatto male in non compir quello che promesso aveva, perché era il capitan venuto ottanta leghe a vederlo, dubitava che non venisse a prenderlo o ad amazzarlo: onde per questa paura che de' cristiani aveva, e di quelli da cavallo specialmente, s'era appartato. Il capitano menava con seco un figliuolo del Cusco vecchio, il quale, quando intese che Chilicuchima s'era appartato, disse che voleva andar a trovarlo dove stava, e cosí v'andò in una lettica.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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