Pagina (946/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tutta quella notte tennero i nostri li cavalli insellati e imbrigliati, e il capitano ordinò alli signori della terra che non facessero comparir Indiano alcuno su la piazza, perché li cavalli stavano corrucciati e se gli avrebbono mangiati.
      Il dí seguente ritornò quel figliuol del Cusco e Chilicuchima seco in due lettiche e ben accompagnati, e giungendo su la piazza smontarono in terra, e lasciando l'altre genti adietro, con alcuni pochi solamente andarono alla stanza del capitano, col quale si scusò molto Chilicuchima perché non fosse andato a trovarlo, come promesso aveva, e non gli fosse poi né anco uscito incontra: e le sue scuse erano che egli non aveva potuto far altro, per le sue molte e grandi occupazioni. Ma, dimandato dal capitano della causa piú particolare perché non fosse andato a ritrovarlo, come gli aveva già mandato a dir di dover fare, rispose che Atabalipa suo signore gli aveva mandato uno ordine che si stesse saldo senza partirsi. Il capitano disse allora che egli non aveva già per questo con lui niun sdegno, ma che si ponesse in ordine, perché voleva che andasse seco dove stava il governatore che teneva prigione Atabalipa suo signore, e che non lo liberarebbe mai finché non gli desse tutto l'oro che promesso gli aveva; e soggiunse che egli ben sapeva che gli aveva molto oro, e che perciò lo facesse venire tutto, perché di compagnia il condurrebbono, e a lui sarebbe stato ogni buon trattamento fatto. Chilicuchima rispose che aveva ordine dal suo signore che non si partisse, onde, finché nuovo ordine avesse, non aveva animo di muoversi, perché, essendo stata quella terra nuovamente conquistata, tosto che egli se ne partisse si ritornerebbe a ribellare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Indiano Cusco Chilicuchima Chilicuchima Atabalipa Atabalipa