La mattina seguente partirono e andarono a dormire a Tambo, che è una terra posta fra certi monti, presso alla quale sta un profondo fiume con un ponte; e per calar giú al fiume v'è una scala di pietra assai difficile, talché chi stesse dalla parte di sopra vieterebbe il passo e farebbe molto danno a quelli che stessero di sotto. Il capitano fu assai ben servito dal signor di quella terra di quanto bisognò, e fecero tutti gran festa, per rispetto del capitan nostro e di Chilicuchima che con lui veniva, e al quale solevano sempre far festa. Il dí seguente andarono ad alloggiare a Tomsucanca, il cui principale cacique si chiamava Tiglima, e vi furono ben alloggiati e ben serviti, perché, se ben la terra era picciola, vi concorsero i convicini per vedere e far servigio a' cristiani. In questa terra è gran quantità di pecore picciole, con buona lana, che si somiglia a quella di Spagna.
L'altro giorno andarono a dormire a Guaneso, e non fecero piú che cinque leghe, perché ebbero cattiva strada, petrosa e con fosse per donde l'acqua scorre: dicono che vi furono fatte per cagion delle nevi, che in certo tempo dell'anno calano per quella contrada. Questa terra di Guaneso è grande e sta in una valle circondata d'alpestri monti, e gira intorno questa valle tre leghe; e da una parte, quando si viene in Caxamalca, v'è una gran salita. Quivi fu il capitano co' suoi cristiani assai ben trattato e servito, e furono lor fatte molte feste, due dí che vi stettero. Questa terra ha dell'altre terre convicine soggette, e v'è gran quantità di pecore.
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