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      L'altro giorno di marzo partendo da questo luogo giunsero ad un profondo fiume, dove era un ponte fatto di grossi legni, e v'era la guardia che vi riscotteva il passaggio, come fra loro costumano. La sera andarono a dormire in una terra, dove Chilicuchima fece proveder quanto per quella notte bisognò. Il primo d'aprile cavalcando giunsero a Pincosmarca, la qual terra sta posta nel fianco d'una montagna alpestre: e il suo cacique si chiamava Parpai. L'ultimo dí andarono a dormire tre leghe indi lungi, ad una buona terra chiamata Guari, dove è un altro grande e profondo fiume con un altro ponte: ed è questo luogo assai forte, perché ha da due bande profondi e scoscese ripe. Quivi disse Chilicuchima che aveva combattuto con la gente del Cusco, che in questo passo l'aspettarono e si difesero due o tre giorni, e poi fuggendo brucciarono il ponte; e che egli era poi passato con le sue genti nuotando, e ammazzati molti degli nemici.
      Il dí seguente andarono cinque leghe, e dormirono ad una terra chiamata Guacango. L'altro dí poi andarono a Piscopamba, la qual terra è grande e sta nel fianco d'un monte posta, e il suo cacique si chiama Tanguame, dal quale e dagli altri suoi Indiani furono i nostri assai ben serviti. Ma nel mezzo di questo camino è un altro profondo fiume con due ponti vicini fatti a rete, nel modo che s'è di quelli due altri detto di sopra, e vi passarono assai ben i cavalli, ancorché il ponte si dimenasse e movesse alquanto: che in effetto è una cosa di molto spavento e da temerne per chi non v'è mai passato, ma non v'è già pericolo alcuno, perché egli sta assai forte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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