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      Passiamo ora a dire una cosa che non si debbe tacere, ed è che venne un cacique, signor di Caxamalca, a far intendere per mezzo d'interpreti al governatore come Atabalipa, da che fu preso prigione, aveva mandato in Guito sua terra e per tutte l'altre sue provincie anco a far fare esercito di gente di guerra, perché venisse sopra li cristiani e gli ammazzasse tutti; e che già questa gente veniva, con un gran capitano chiamato Luminabe, e che era assai presso a Caxamalca, e sarebbe venuto di notte ad attaccar fuoco negli alloggiamenti spagnuoli; e che il primo a morire sarebbe stato il governatore, e avrebbono tosto cavato Atabalipa lor signor di prigione. E diceva costui che del popolo stesso di Guito venivano dugentomila uomini di guerra e trentamila Caribbi, che mangiano la carne umana, e che da un'altra provincia chiamata Pazalta e da altre parti veniva un infinito numero d'altre genti. Il governatore, quando intese questo aviso, ringraziò molto il cacique e li fece molto onore, e comandò ad un scrivano che ponesse tutta quella deposizione in scritto. E cosí poi tosto volse prenderne informazione, e ritrovò esser cosí vero come il cacique detto aveva, perché un zio stesso d'Atabalipa nol seppe negare; e ne fecero anco fede alcuni signori e principali, con alcune donne indiane. Allora il governator se n'andò a ritrovare Atabalipa e sí li disse: "Che tradimento è questo che tu m'hai ordinato? Adunque a questo modo mi tratti, avendoti io fatto tanto onore e trattatoti come fratello, e confidandomi nelle tue parole?


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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