E cosí stette li quattro dí ritirato, e poi confermò con lui il governatore la pace, con gran solennità di trombe, e gli consegnò la bandiera reale: ed esso la ricevette e l'alzò di sua mano per l'imperatore nostro signore, dandosi per suo vassallo. Allora tosto tutti gli signori principali e caciqui che presenti v'erano con molta riverenza l'accettarono e ricevettero per signore, e li baciarono la mano e la gota, e volgendo il viso al sole lo ringraziavano con le mani giunte, perché avesse lor dato signore naturale. Fu adunque ricevuto da tutti questo Atabalipa per signore, e gli fu tosto posta una fascia assai ricca legata d'intorno al capo, che li discendeva giú nella fronte, che quasi li copriva gli occhi: e questa è fra loro la corona che porta chi è signore dello stato del Cusco, e a questo modo la portava anco prima Atabalipa suo fratello.
Partita di molti Spagnuoli per Siviglia, con la quantità dell'oro e argento da loro guadagnato in quella impresa, e delle diverse cose in oro portatevi spettanti all'imperadore.
Doppo tutto questo, alcuni Spagnuoli di quelli che avevano conquistato il paese, massimamente quelli che erano gran tempo stati in quelle Indie, e altri che, stanchi dalle infirmità e dalle ferite, non potevano piú servire né stare in que' luoghi, dimandarono licenza al governatore, supplicandolo che li lasciasse andare alle terre loro, con quello oro e argento e pietre e gioie che erano loro per la lor parte toccate. E fu lor questa licenza concessa, e alcuni di loro se ne ritornarono con Fernando Pizarro, fratello del governatore; e altri ebbero anco poi licenza, veggendosi che ogni giorno vi concorrevano genti di nuovo, alla fama delle tante ricchezze che in questa contrada erano.
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