A' tre di giugno del medesimo anno giunsero l'altre due navi: nell'una di loro veniva per patrone Francesco Rodrighes, nell'altra Francesco Pavone; e queste portarono di passaggieri e di persone particolari 146 mila e 518 castigliani in oro e 30 mila e 511 marche d'argento. Di piú delli vasi e pezzi d'oro e d'argento già detti di sopra, la quantità dell'oro che venne con queste quattro navi fa la somma di 708 mila e 580 castigliani, e l'argento fa la somma di 49 mila e 8 marchi: ed è ogni marco, come s'è detto, otto oncie. Una delle due ultime navi già dette, nella quale andava per patrone Francesco Rodrighes, è stata ed è di Francesco di Scerez, cittadino di Siviglia, il quale scrisse questa conquista della Nuova Castiglia o del Perú per ordine del governatore Francesco Pizarro, stando nella provincia della Nuova Castiglia, nella città di Caxamalca, per suo secretario.
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Relazione per sua Maestà di quel che nel conquisto e pacificazione di queste provincie della Nuova Castiglia è successo, e della qualità del paese, dopo che il capitan Fernando Pizarro si partì e ritornò a sua maestà. Il rapporto del conquistamento di Caxamalca e la prigione del cacique Atabalipa.
[di Pedro Sancho de la Haz]
Della gran quantità d'oro e d'argento portato dal Cusco, e della parte che per il quinto fu mandata all'imperadore, con la liberazione del cacique Atabalipa prigione della promessa fattagli della casa d'oro per suo riscatto; e del tradimento da detto Atabalipa ordinato contra gli Spagnuoli, per il quale lo fanno uccidere.
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