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      E in questa congregazione ritrovandosi un figliuolo di Gucunacaba chiamato Atabalipa, fratello d'Atabalipa, a cui veniva per ragione il regno, disse a tutti che dovevan aver veduto che Atabalipa era morto per il tradimento che aveva concertato contra di lui, e, poiché tutti eran rimasi senza signore che avesse a comandargli e al quale avevano essi ad obedire, egli voleva constituir loro un signore del quale tutti sarebbono restati sodisfatti, e che questo era Atabalipa che era quivi presente, al quale ragionevolmente s'apparteneva quel regno, come figliuolo di Gucunacaba, quello che essi avevano tanto amato, e che era persona giovane, col quale avrebbono essi conversato con molto amore, ed era prudente da poter governare quel paese: però che vedessero se lo volevano per signor, che glielo avrebbe dato, e quando no, che essi ne nominassero un altro, che pur che fosse abile gli sarebbe stato da lui concesso. Essi risposero tutti che, poiché Atabalipa era morto, avrebbono obedito ad Atabalipa o a qualunque altro ch'egli avesse lor dato, e in questo modo fu dato ordine che il giorno seguente se gli avesse a prestare l'obbedienza secondo il solito. E comparso l'altro dí, si congregarono tutti di nuovo innanzi la porta del governatore, dove si pose il cacique nella sua sedia, e presso lui tutti gli altri signori e principali, ciascun secondo il suo debito ordine; e fatte le debite cerimonie, ciascun si mosse ad offerirgli un pennacchio bianco in segno di vassallaggio e di tributo, che questo è l'antico costume loro, doppo che quel paese si trovò soggietto a questi Cuschi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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