Ciò fatto cantarono e ballarono facendo una gran festa, nella quale il cacique re nuovo non si vestí di niuna veste di prezzo, né si pose lavoro nel fronte, come soleva portare il signor morto. E domandato dal governatore perché ciò faceva, disse che era costume de' caciqui passati che, quando pigliavan la signoria, facevano il duolo per il cacique morto, dimorando tre giorni digiuni serrati in una casa, e doppo uscivan fuori in atto solenne e onorato e facevan gran festa: però che egli ancora voleva far il medesimo e star duo dí digiuno. Ed egli gli rispose che, poiché era cosí il costume antico, lo dovesse servare, e che doppo gli avrebbe dette molte cose che l'imperator nostro signor li comandava che dovesse dir a lui e a tutti i signori di quelle provincie. E incontinente si mise il nuovo cacique al suo digiuno, in un luogo appartato dal consorzio degli altri, che era una casa per ciò apparecchiatagli dal dí che gli fu notificato dal governatore, che era vicina al suo alloggiamento: di che rimase esso governatore con tutti gli Spagnuoli maravigliato molto, veduto come in sí breve spazio si fusse fatta una casa cosí grande e sí buona. Quivi se ne stette serrato e ritirato, nel qual luogo niuno lo vidde né entrò dentro, eccetto i paggi che lo servivano e davan da mangiare, e il governatore quando gli voleva comandar qualche cosa.
Finito il suo digiuno, uscí fuori onoratamente vestito, accompagnato da molta gente, caciqui e principali, che lo guardavano, e ornati tutti i luoghi dove egli s'aveva da por a sedere con cussini di gran valore, e sotto i piedi postivi panni onorati.
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Spagnuoli
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