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      Questo capitano prese il ponte insieme con un monte forte che soprastava a quella terra, né tardò il governatore ad arrivar al ponte col resto dei suoi, e passandolo partí l'altro giorno da mattina che fu la domenica, per Guaiglia, dove giunti udiron subito messa, e doppo entrò in certi buoni alloggiamenti. E quivi riposatosi otto giorni, si partí con la gente, e l'altro dí passò un altro ponte di rete che era sopra il medesimo fiume, il quale passa per una valle piacevole. Camminarono trenta leghe, fin dove il capitan Fernando Pizarro apportò per Pacacama, sí come tutto diffusamente si mandò per relazione a sua Maestà di ciò che si fece in quel viaggio fin a Pacacama, e de lí alla città di Xauxa, e nel ritorno a Caxamalca, che condusse il capitan Chilicuchima seco, e d'altre cose che quivi non si parla.
      Il governatore si drizzò al suo cammino e per sue giornate marciando arrivò alla terra di Caxatambo, e de lí si partí senza voler avere altro che aver qualche Indiano per fargli portar le some dell'oro di sua Maestà e dei soldati, usando sempre vigilanzia in sapere e avere informazione delle cose che succedevano nel paese, e con buon concerto delle genti, sempre con avantiguardia e retroguardia, come aveva fatto per l'adietro, temendo che il capitano Chilicuchima, che menava con esso lui, non gli tramasse qualche tradimento, per il sospetto che aveva avuto, massimamente che né in Caxatambo né per dieci leghe innanzi non aveva trovata gente alcuna, né meno se ne ritrovò in uno alloggiamento che si fece in una terra cinque leghe piú oltre, la quale, perché s'era fuggita senza che v'apparisse creatura.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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