E un sabbato ad ora di mezzogiorno cominciarono a montare una montagna a cavallo, ed essendo grande, che durava ben una lega di cammino, faticati dalla montata aspra e dal caldo del mezzodí, che fece grande, si fermarono alquanto e dieron del maiz a' cavalli, del quale i paesani d'una terra vicina gli n'avevano fatto provisione; e ripreso il cammino, il capitano, che era innanzi qualche un tiro di balestra dagli altri, vidde i nemici all'alto della montagna che la coprivan tutta, e che tre o quattromila di loro discendevano al basso, dove essi erano per passare: onde, chiamati gli Spagnuoli per unirgli in battaglia, non poté aspettar di unirgli percioché gl'Indiani già erano vicini e venivano contra di loro animosamente, però con quelli che si trovò in essere andò a combattergli, e gli Spagnuoli che venivano arrivando montavano la costa del monte, chi da una banda e chi dall'altra. Entrarono fra' nemici che avevano innanzi senza attender da principio molto a combattere, ma a difendersi dalle pietre che gli tiravano, finché ascesero all'alto del monte, in che vedevano consistere la vittoria certa. I cavalli erano cosí stanchi che non potevano riaver il fiato per poter dar dentro con furia a tanta moltitudine di nemici, ed essi, non cessando di travagliargli e infestargli di continuo con le lor lance, pietre e frezze che gli tiravano, gli stancarono tutti in modo che a pena potevano i cavalieri fare andar i cavalli di trotto, e alcuni di passo. Gl'Indiani, essendosi avveduti della stanchezza dei cavalli, cominciaron a calcare con maggior furia contra di loro, e a cinque cristiani, quali i lor cavalli non poterono salire all'alto, carcò tanto la moltitudine addosso che ai duo d'essi non fu permesso giamai poter smontare, ma gli uccisero sopra i cavalli.
| |
Spagnuoli Indiani Spagnuoli Indiani
|