Ma puoi vedere come, con l'aiuto del Dio nostro, sempre sono stati rotti e saran sempre per l'avvenire, e tieni e per fermo che non potranno scampar né ritornar a Guito, donde sono usciti, né tu vedrai mai piú il Cusco, percioché, subito che io fia giunto dove sta il capitano con le mie genti, ti farò abbrucciar vivo, poiché sí mal hai saputo guardare l'amicizia che io in nome del mio Cesare fermai con teco: e questo fia senza alcun dubbio, se non operi che questi capitani tuoi amici lascino l'arme e venghino con la pace, come ti ho detto altre volte". A tutte queste parole stette attento Chilichuchima senza risponder motto, ma, sempre ostinato nella durezza sua, disse che non si faceva quel che egli comandava a que' capitani perché non lo volevano ubidire, che per lui non era restato di fargli intender che venissero alla pace: e con simili parole si discolpava di quel che gli s'attribuiva. Ma il governatore, che già sapeva per certo gli andamenti suoi, lo lasciò star nel suo mal pensiero senza piú parlargliene.
Or, passato il fiume nell'ora già tarda, spinse oltre con queste genti il governatore, e giunse la sera ad una terra lungi una lega da quel fiume, chiamata Rimac. E quivi arrivò il marescalco con 4 cavalli ad aspettarlo, e con lui abboccatosi, si partirono l'altro giorno per il campo dei cavalli spagnuoli: e vi giunse la sera, essendogli venuto incontro il capitano e molti altri, e si fecero molta festa insieme. Il governatore ringraziò ciascuno secondo i meriti loro del valore che avevan mostrato, e tutti unitamente partirono, e giunsero due leghe piú oltre la sera ad una terra chiamata Sacchisagagna.
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