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      E per esser il paese e sito il piú aspro e inaccessibile che si fosse giamai veduto, se ne tornorono adietro: tuttavia disse aver uccisi 200 Indiani; e il cacique rimase allegro molto di quanto s'era operato, e nel ritornar alla città lo ricondusse per un'altra strada piú corta, per la quale trovò il capitano in molti passi gran quantità di pietre ragunate per difendergli da' cristiani. Ed era un passo fra gli altri sí aspro e difficile ch'egli si vidde con tutti in gran fastidio, e non si poteva passar oltre: onde ben si conobbe che 'l cacique aveva vera e non finta amicizia col governatore e cristiani, percioché gli disviò da quella strada, che niuno Spagnuolo averebbe potuto scampare. Disse che, doppo che s'era partito dalla città, non andò pur una tirata di balestra per terra piana, che tutto il paese era montuoso, sassoso e difficilissimo a passare, e che, se non fosse stato che fu la prima volta ch'era andato in compagnia del cacique, perché non li fosse parso ch'egli l'avesse fatto per paura, se ne sarebbe tosto tornato adietro. Il governatore avrebbe voluto che si fossero seguiti i nemici, finché si fossero scacciati dal luogo dove stavano; nondimeno, udita l'asprezza del sito, rimase sodisfatto di quel che s'era fatto. Il cacique disse che gli aveva mandata la sua gente dietro alli nemici, e che credeva che gli avesse a danneggiare: e cosí, indi a quattro giorni, venne poi nuova che gli avevano morti mille suoi Indiani. Il governatore di nuovo impose al cacique che facesse ragunare piú gente, e che egli voleva mandare con esso dei suoi cavalli, perché non si restasse mai fintanto che non gli scacciassero del paese.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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