Le mine entrano profondamente in traverso della terra, altre a dieci braccia sotto e altre a venti; e la mina maggior, che si chiama di Guarnacabo, entra 40 braccia, né ha niuna chiarezza né piú larghezza di quanto entra una persona chinata, e finché colui non esce niun altro può entrarvi. Le persone che quivi cavano oro possono esser fino a 50 fra uomini e donne, e sono questi di tutto il paese, d'un cacique venti, e d'un altro 50, e d'altro trenta, e d'altri piú o meno secondo che ve ne tengono; e lo cavano per il signor principale, nel quale hanno posto tanto riguardo che in niun modo si può rubbar cosa veruna di quel che cavano, perché a torno le mine sono poste le guardie, che niuno che cavi l'oro può uscir senza che lo vedano; e la notte, quando ritornano alle lor case nella terra, entrano per una porta dove stanno i maggioridomi che hanno carico dell'oro, e da ciascuna persona ricevono l'oro che hanno cavato. Vi sono altre mine piú innanzi di queste, e altre ve ne sono sparse per tutto il paese, a maniera di pozzi profondi una statura d'uomo, quanto possa l'uno da basso dar la terra all'altro di sopra; e quando vengono tanto cavate che colui di sopra non possa pigliarla, le lasciano stare e fanno altri pozzi. Però le piú ricche e dove si cava maggior quantità d'oro sono le prime, che non hanno carico da lavar la terra; e per rispetto del freddo e delle mine che vi sono, non lo cavano se non quattro mesi dell'anno, dall'ora di sesta finché è per tramontar il sole. La gente è molto domestica, e cosí accostumata a servire che in tutte le cose che s'hanno da fare nel paese lo fanno essi istessi, cosí strade come case che il signor principale li faccia fare, e s'offeriscono di faticar continuamente e portar le bagaglie delle genti da guerra, quando il signor va in qualche luogo.
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Guarnacabo
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