Ora, di quanto della lor vita e costumi potemmo conoscere, ne darò con brevità notizia a Vostra Maestà cristianissima.
Vanno queste genti del tutto nude, e solo le parti vergognose cuoprono con alcune pelli d'animali simili a' martori, attaccate ad una cintura d'erba stretta e ben tessuta, e con varie code d'altri animali adornata, che circondandogli il corpo li pendono fino alle ginocchia. Alcuni di loro portano ghirlande di penne d'uccelli. Sono di color berrettini e non molto dalli Saracini differenti, con capelli neri, folti e non molto lunghi, quali insieme uniti legano drieto la testa, e li portano in forma d'una picciola coda. Sono di membri ben proporzionati, di mediocre statura e piú tosto alquanto maggiori di noi: nel petto larghi, le braccia disposte, le gambe e altre parti del corpo ben composte, e non hanno altro difetto salvo che nel viso tendono alquanto in larghezza: non però tutti, perché a molti vedemmo il viso profilato; gli occhi neri e grandi, con guardatura fissa e pronta. Di forza debili, d'ingegno acuti, agili e grandissimi corridori (per quanto con esperienza potemmo conoscere), assomigliano per li duoi estremi agli Orientali, e massime a quelli dell'ultime regioni della China. Non potemmo intendere di questa gente della lor vita e costumi in particolare, per la poca dimora che facemmo alla spiaggia, per esser poca gente e la nave sorta in alto mare. Trovammo non lungi da questi altri popoli, de' quali pensiamo il viver sia conforme, come dipoi dirò a Vostra Maestà, narrando al presente il sito e natura di detta terra.
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