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      E credo che si persuadino che Iddio non fece il mare né la terra se non per loro, e che l'altre nazioni non siano degne di navigare: e se fosse nel poter loro di mettere termini e serrar il mare dal capo di Finisterre fin in Irlanda, già molto tempo saria che essi ne averiano serrato il passo. E tanto è di ragione che li Francesi vadino a quelle terre, nelle quali loro non hanno piantata la fede cristiana e dove non sono amati né obediti, come noi averessimo ragione d'impedirli di passare in Scozia, Danismarca e Norvega, quando noi prima di loro vi fossimo stati. E poscia che essi hanno navigato al lungo d'una costa, essi se la fanno tutta sua; ma tal conquista è molto facile a fare e senza gran spesa, perché non vi sono assalti né resistenzia. Ma hanno una gran ventura, che il re Francesco gli usa tanta umanità e cortesia, imperoché, se volesse dar la briglia alli mercatanti del suo paese, loro conquistariano i traffichi e amicizie delle genti di tutte quelle terre nuove in quattro o cinque anni, e il tutto per amore e senza forza, e sariano penetrati piú adentro che non hanno fatto li Portoghesi in cinquanta anni, e li popoli di dette terre gli discacciarono come suoi nemici mortali. E questa è una delle ragioni principali per le quali non vogliono che li Francesi vi conversino, imperoché, dopo che li Francesi praticano in qualche luogo, non si dimandano piú Portoghesi, ma quelli del paese gli hanno in abiezione e dispreggio.
     
     
      Descrizione della costa della Guinea.
     
      La Guinea è parte dell'Africa contigua con la Barbaria, e comincia a capo Verde, il quale ha di longitudine orientale quasi gradi cinque e di latitudine settentrionale gradi 14 e mezzo: ed è la Etiopia bassa, dove sono molti re e molte lingue differenti, quali sono obediti dalli suoi popoli come sono qua li nostri re e prencipi, e tutti sono idolatri.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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