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      E il dí seguente, penultimo del detto mese, il vento venne d'ostro e quarta di garbin. Ce n'andammo verso ponente sino al martedí, ultimo del mese, al levar del sole, senza conoscere e manco veder terra alcuna, eccetto la sera al tramontar del sole, a che scoprimmo una terra che pareva esser due isole, che ci restava drieto di noi verso ponente e garbin intorno a nove o dieci leghe. E il detto giorno andammo verso ponente fino al dí seguente al levar del sole intorno 40 leghe, e facendo questo cammino avemmo notizia che la terra che ci era apparsa come due isole era terra ferma, posta a ostro, scirocco e maestro tramontana, sino ad un molto bel capo di terra chiamato capo d'Orleans. Tutta detta terra è bassa e piana, e la piú bella che possibil sia da veder, piena di begli arbori e praterie: vero è che non vi potemmo trovar porto, percioché è tutta quanta piena di secche e sabbioni. Noi smontammo in parecchi luoghi con le barche, e tra gli altri entrammo dentro d'un bel fiume di poco fondo, e per questo lo chiamammo il fiume delle Barche, percioché vi vedemmo delle barche d'uomini salvatichi che traversavano il fiume; né avemmo altra notizia di detti uomini salvatichi, perché il vento veniva dal mare e caricava la costa, sí che ne convenne ritirar con le barche verso le nostre navi.
      Noi andammo verso greco sino al levar del sole del dí seguente, primo di luglio, nel qual tempo levossi nebbia e fortuna: per il che mettemmo le vele basse sino intorno due ore avanti mezzodí, che 'l tempo si fece chiaro, e ch'avemmo notizia di capo d'Orleans e d'un altro che n'era discosto sette leghe verso tramontana un quarto di greco, che fu chiamato capo de' Salvatichi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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