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      Tra gli altri vi sono molti belli cedri e abeti, quanto possibil sia da vedere, e bastanti da far arbori di navi di piú di 300 botte; né vi vedemmo luogo alcuno che non fosse tutto pieno di detti boschi, eccetto che in duoi, ch'era paese basso pieno di praterie, con duoi laghi molti belli. Il mezzo di questo golfo è in gradi 47 e mezzo di latitudine.
     
     
      Del capo di Speranza e della staria di San Martino. E come sette barche d'uomini salvatichi, andati alla nostra barca, non volendo ritirarsi, spaventati dal tirar de' passavolanti e di lancie fuggirono con gran fretta.
     
      Il capo di detta terra d'ostro fu chiamato capo di Speranza, per la speranza ch'avemmo di trovarvi il passaggio. Il quarto giorno di luglio andammo a lungo di detta terra dalla banda di tramontana per trovar porto, ed entrammo in un picciolo porto e staria tutta aperta verso ostro, dove non è alcun riparo di detto vento, e ne parse di chiamarla la staria di S. Martino: e stemmo dalli 4 di luglio sino alli 12. E in questo tempo ch'eravamo in detta staria, andammo il lunedí sesto del detto mese, dopo udita la messa, con una delle nostre barche per scoprire un capo e punta di terra che n'era discosto dalla banda di ponente 7 o 8 leghe, per veder verso dove detta terra si rivoltava. Ed essendo a mezza lega dalla punta, vedemmo due bande di barche d'uomini salvatichi che passavano d'una terra all'altra, ed erano piú di 40 o 50 barche; delli quali una parte arrivarono alla detta punta, e saltò in terra un gran numero di dette genti, facendo un gran rumore e accennandone ch'andassimo a terra, mostrandone delle pelli sopra alcuni legni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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