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      Aveano fatto fuggir le donne giovani dentro nel bosco, eccetto che due o tre ch'erano restate con loro, a ciascuna delle quali demmo un pettine e una campanella di stagno, delle quali ebbero grande allegrezza, ringraziando il capitano, fregandoli le braccia e il petto con le proprie mani. Gli uomini, vedendo ch'avevamo donato presenti a quelle ch'erano restate, fecero venir quelle ch'erano fuggite nel bosco, accioché avessero anco loro quanto l'altre. Erano queste da circa venti donne, le quali tutte in un groppo si misero sopra detto capitano, toccandolo e fregandolo con le mani, secondo la loro usanza d'accarezzare; qual dette a ciascuna una picciola campanella di stagno di poca valuta, e subito si misero insieme a ballare, dicendo molte canzoni. Noi vi trovammo gran quantità di sgombri che essi avevano pigliati a riva presso da terra, con certe reti che fanno a posta per pescare, di filo di canape che nasce in quel paese dove stanno d'ordinario, imperoché non vengono al mare se non in tempo del pescare, secondo ch'io intesi. Similmente nascevi del miglio grosso come piselli, simile a quello che nasce nella terra del Brasil, qual mangiano in vece di pane: n'avevano gran copia, e lo chiamano nella lor lingua kapaige. Hanno similmente delle pruni, cioè susine, che seccano come facciamo noi per l'inverno, e le chiamano honesta; de' fichi anco, noci, pomi e altre frutte, e fave che chiamano sahu, le noci cahehya, li fichi, li pomi. Se veniva loro mostrata qualche cosa, quale non abbino né sappino ciò che si sia, scorlando la testa dicono nohda, che vuol dire che non ne hanno e non sanno che cosa sia; di quelle che hanno ci mostravano il modo d'acconciarle e anco come crescono con segni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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