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      Non mangiano cosa alcuna dove sia gusto di sale. Sono grandissimi ladroni, che quanto possono rubbano.
     
     
      Come li nostri piantarono una gran croce sopra la punta dell'entrata del porto, e venuto il capitano di quei salvatichi, dopo un lungo sermone finalmente acquietato dal nostro capitano, rimase contento che due suoi figliuoli andassero con lui.
     
      Alli 24 del detto mese facemmo far una croce alta trenta piedi, e fu fatta in presenza di molti di loro sopra la punta dell'entrata di detto porto; nel mezzo della quale mettemmo uno scudo rilevato con tre fiori di giglio, e sopra una scrittura intagliata nel legno in lettere maiuscole, dove era scritto "VIVE LE ROY DE FRANCE". Dipoi la piantammo in sua presenzia sopra la detta punta, la qual riguardavano nel farla e piantarla; e avendola poi levata in alto, ci inginocchiammo tutti con le man giunte adorandola avanti di loro, e li facemmo segno, risguardando e mostrandoli il cielo, che da quella pendeva la nostra redenzione: della qual cosa si fecero grandissima admirazione, voltandosi fra loro e poi risguardando la detta croce. Ma, essendo noi ritornati alle nostre navi, venne il capitano lor, vestito d'una pelle vecchia d'orso nero, in una barca con tre suoi figliuoli e un suo fratello, quali non s'accostorono tanto appresso la riva come erano soliti, e ci fece un lungo sermone, mostrandoci detta croce e facendo il segno della croce con due deta; poi ci mostrava la terra tutta intorno di noi, come s'avesse voluto dire che tutta era sua, e che noi non dovevamo piantar detta croce senza sua licenza.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486