Fatto questo, andammo piú oltre, e intorno un miglio e mezzo da lí cominciammo a trovar li campi lavorati, e belle e grandi campagne, piene di formento del lor paese, il qual formento è tale qual è il miglio di Bresil, e cosí grosso e piú di quel che son i piselli; del qual miglio vivono sí come viviamo noi del formento. In mezzo di quelle campagne è posta la terra d'Hochelaga, appresso e congiunta con una montagna, coltivata tutta a torno e molto fertile, sopra la qual si vede molto lontano. Noi la chiamammo il monte Regal.
La terra d'Hochelaga è rotonda e serrata di legnami, con tre man di steccati un appresso l'altro, che son fatti in forma d'una piramide, incrociati di sopra, e il steccato di mezo è fatto diritto a linea perpendicolare; i quali steccati poscia sono orditi di legni distesi in terra per lungo, e congiunti e cuciti bene insieme secondo il modo loro. Ha d'altezza questo serraglio circa due lancie, e non v'è se non una porta ed entrata, la qual si serra con pali e sbarre; sopra della qual porta, e anche in molti luoghi di detto serraglio, vi sono come corridori e scale per potervi montare, tutti forniti e pieni di sassi, pietre e cuogoli, per guardia e difesa di quella. Sono in questa terra circa cinquanta case, lunghe da cinquanta passi e larghe dodeci o quindici, fatte tutte di legno, coperte e guarnite di scorze grandi di detti legni, che son cosí larghi come tavole, benissimo e maestrevolmente cucite. Dentro di queste case vi sono molte stanze e camere, e in mezzo di ciascheduna v'è una corte grande in terra, dove fanno il fuoco.
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