E vedemmo una terra verso scirocco di detta isola, la quale ci pareva esser una isola, sí che la costeggiammo intorno 2 leghe e mezza; la qual strada facendo, avemmo notizia di tre altre isole alte, che restarono verso l'arene. Conosciute queste cose, ritornammo al capo di detta terra, la qual si divide in due o tre capi mirabilmente alti: e l'acqua v'è molto alta, e il flusso del mare tanto corrente che non è possibile di piú. Noi arrivammo quel dí al capo di Lorena, ch'è a quindeci gradi e mezzo verso l'ostro, nel qual capo v'è una bassa terra e pare che vi sia qualche introito di fiume, nondimeno non v'è porto che vaglia. Per di sopra di queste terre vedemmo un altro capo di terra verso l'ostro, e lo chiamammo il capo San Polo, qual è a 47 gradi e una quarta.
La domenica a' quattro del detto mese di giugno, il giorno e festa della Pentecoste, avemmo notizia della costa di levante e scirocco della Terra Nuova, distante dal detto capo intorno circa 22 leghe; e perché il vento era contrario andammo ad un porto, qual chiamammo il porto di San Spirito, dove ci fermammo sino al martedí, che d'indi ci partimmo. E navigando lungo detta costa sino all'isole di San Pietro e facendo questa strada, trovammo lungo di detta costa parecchie isole e secche molto pericolose, le quali tutte sono nel camino di levante scirocco e ponente e maestro, 23 leghe dentro del mare. Noi fummo in dette isole di San Pietro, dove trovammo molti navilii sí di Francia come di Bertagna, e stessemo dopo il dí di san Barnaba, undecimo di giugno, sino alli 16 del detto mese, che ci partimmo di dette isole di San Pietro e venimmo al capo di Ras: ed entrammo in un porto chiamato Rognoso, dove pigliammo acqua e legne per traversare il mare, e ivi lasciammo una delle nostre barche.
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