Dal Bir alla Feluchia, luogo ove si sbarca, posto all'incontro di Babilonia, quando il fiume ha buona acqua si va in quindeci o dicidotto giorni; ma occorse nel mio viaggio ch'erano passati molti giorni senza pioggia e l'acqua del fiume era bassissima, talché vi stessemo quarantaquattro giornate, percioché, urtando noi spesso in secco, ne conveniva scaricare la barca e passare cosí vuoti, e indi ritornarla a caricare. Non bisogna partirsi dal Bir per questo viaggio con una barca sola, ma se ne conducono due o tre, accioché, caso ch'una si rompesse, s'abbia ove caricar la mercanzia sino che si racconcia la barca; che, se si mettesse in terra, saria difficile il difenderla la notte dalla gran moltitudine degli Arabi che vanno rubando. E quando la notte si sta ligati alle rive, bisogna farsi buona guardia, per rispetto degli Arabi, che son ladri formicheri: non amazzano, ma rubbano e fuggono; e contra questi sono molto buoni gli archibugi, temendone essi grandemente. Per il fiume Eufrate dal Bir alla Feluchia sono alquanti luoghi ove si paga di dazio tanti maidini (cioè grossetti per soma), qual dazio è del figliuolo d'Aborise, signore degli Arabi e di quel gran deserto; e ha questo deserto alcune città e ville su le rive del fiume.
Feluchia e Babilonia.
La Feluchia, ove sbarcano quelli che vengono dal Bir, è una villa, di dove si va in Babilonia in una giornata e mezza. Ed è Babilonia una città non molto grande, ma ben popolata e di gran negozio di forestieri, per esser un gran passo per la Persia, per la Turchia e per l'Arabia, e spesso v'entrano e n'escano caravane per diverse bande.
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