Ha questa isola un proprio re moro, di generazione persiano, il qual però vien creato capitano della fortezza in nome del re di Portogallo. Io mi trovai alla creazione d'un re di questa isola e viddi le cerimonie che s'usano. Morto il re, il capitano n'elegge un altro di sangue reale, e si fa questa elezione nella fortezza con assai cerimonie; ed eletto che egli è, giura fedeltà al re di Portogallo, e allora il capitano li dà il scetro regale in nome del re di Portogallo suo signore, e indi con gran pompa e festa l'accompagnano al palazzo reale posto nella cittade. Tiene detto re onesta corte e ha sofficiente entrata senza fastidio alcuno, percioché il capitano li difende e mantiene le sue ragioni; e quando cavalcano insieme l'onora come re, né può detto re cavalcare con la sua corte se prima non lo fa sapere al capitano. Si fa e comporta questo perché cosí è necessario di fare per il negozio di quella città, la propria lingua della quale è la persiana.
M'imbarcai in Ormus per Goa, città dell'India, in una nave che portava ottanta cavalli. Avertisca il mercante che vuol passar d'Ormus a Goa d'imbarcarse su nave che porti cavalli, che vi passano anco nave e navili che non portano cavalli; percioché tutte le navi che portano da venti cavalli in su sono privilegiate, che tutta la mercanzia che 'n essa si ritrova, e sia pur di chi esser si voglia, non paga dazio alcuno; ove la mercanzia ch'è caricata sopra legni che non portano cavalli è sottoposta a pagar di dazio otto per cento.
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