Con tutto questo, s'io non l'avesse veduto, non avrei creduto le grande e grosse facende di mercanzia che vi si fanno. E ogni luna nuova e ogni luna piena è il tempo ch'entrano ed escono i vasselli, percioché in quei due punti l'acque gonfiano; d'altro tempo sono l'acque tanto basse che non si può navigare. Entrano nella volta e nel tondo della luna col crescente dell'acque assai navilii piccioli carichi d'ogni sorte di spezie, di seta della China, di sandolo, di dente d'elefante, verzini, veluti, gran quantità di panina, che vien dalla Mecca, zechini, moneta e diverse altre mercanzie. Escono poi di qui navilii carichi d'una quasi infinita quantità di tele di bombaso, bianche, stampate e dipinte, grandissima quantità d'endighi, zenzari secchi e conditi, mirabolani secchi e conditi, boraso in pasta, assai zuccaro, molto cottone, assaissimo anfione, assa fetida, puchio e molte altre sorti di droghe, li turbiti si fanno in Diu, pietre grosse, come corniole, granate, agate, diaspri, calcidonii amatisti e anco qualche sorte di diamanti naturali.
Una usanza è in Cambaiette alla quale niuno è sforzato, ma però da tutti i mercadanti portoghesi è osservata, la qual è questa. Sono in questa città alquanti sensari gentili e di grande autorità, ciascuno de' quali ha quindeci e venti servitori, e' mercadanti che sono usi nel paese hanno il suo sensaro del quale si servono, e quelli che non vi sono piú stati sono dagli amici di questa usanza informati, di qual sensaro si debbano servire. Or ogni quindeci giorni, come di sopra ho detto, che le flotte de' navilii entrano in porto, vengono questi sensari a marina, e li mercadanti, sbarcati che sono, danno le pollize di tutta la lor mercanzia a quel sensaro del qual servir si vogliono, insieme col segnal delle lor balle.
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China Mecca Diu Cambaiette
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