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      E indi fatto sbarcar i fornimenti di casa (percioché per tutta l'India bisogna che i mercanti portino seco tutti i mobili piú necessarii di casa, poi che in ogni luogo gli conviene far casa nuova), il sensaro ch'ha da loro avuto la poliza fa che i suoi servitori caricano questi fornimenti di casa sopra alcune carette assai deboli e, dicendo al mercante che vadi a riposare, gli manda nella cittade, ove ogni sensaro ha diverse case vuote, nette e polite, per alloggiare i mercanti, fornite solo di lettiere, tavole, carieghe e vasi da acqua. Resta il sensaro con la poliza alla marina, fa sbarcar la mercanzia, la dispaccia dal dazio e la fa portare con carette alla casa ove è alloggiato il mercadante, senza ch'esso sappia cosa alcuna né di dazio né di spesa fatta. Condotta che è la mercanzia a questo modo in casa del mercante, gli dimanda il sensaro s'egli fa pensiero di vendere allora per il prezzo corrente, e volendo vender gliela fa subito dar via, dicendogli: "Voi averete tanto di cadauna sorte di mercanzia, netto d'ogni spesa e in dinari contanti"; e se 'l mercante vuol investire il dinaro in altre mercanzie, gli dice: "La tal e la tal cosa vi costarà tanto posta in barca", senza sentire alcuna sorte di spesa. E il mercante, intesa la proposta, fa i suoi conti e, se li par di vendere e comprare per i prezzi correnti, gli ordina che facci botta, e se ben avesse robba per ventimila ducati, in quindeci giorni tutta si smaltisse senza alcun suo pensiero o fatica. Quando poi non li pare poter dar la sua roba per quelli prezzi, può aspettar quanto li piace, ma la mercanzia non può esser venduta per altre mani che di quel sensaro che l'ha spedita di doana; e alle volte aspettando qualche tempo a vendere si guadagna e alle volte si discaveda, ma per il piú, in alcune sorte di mercanzie che non vengono ogni quindeci giorni, aspettando si fa assai meglio.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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