Il maggiore di questi tre fratelli si chiamava Ramaraggio, e questo sedeva nel trono regale e chiamavasi re; il secondo avea nome Timaraggio, qual si aveva preso l'officio di governatore; il terzo, chiamato Bengatatre, era capitano generale della milizia. Si ritrovarono tutti tre questi fratelli in questo fatto d'arme, nel quale il primo e l'ultimo si dispersero, che non si trovarono piú né vivi né morti, e Timoraggio fuggí con un occhio manco. Venuta che fu la nuova di questa rotta nella cittade, le donne e i figliuoli di questi tre tiranni, insieme col legittimo re da essi tenuto prigione, fuggirono cosí spogliati come si trovarono; e i quattro re mori entrarono in Bezeneger trionfando e vi stettero sei mesi, cavando fina sotto le case per ritrovar i dinari e l'altre cose ascose, e indi a' suoi regni tornarono, percioché non averiano potuto mantenersi tanto paese e tanto da' suoi regni lontano.
Partiti i Mori, Timaraggio tornò in Bezeneger, fece ripopolare la cittade e mandò a dire a Goa alli mercanti che, se gli avessero condotti delli cavalli, esso gli avrebbe pagati bene: e per questo i predetti due mercanti e io con loro in Bezeneger andassemo. Fece eziandio il detto tiranno andare un bando, che chiunque li menasse cavalli del suo bollo, che nella guerra gli erano stati presi, ch'esso glieli pagaria quello che volessero, dando in oltre salvocondotto generale a tutti quelli che gliene conducessero. Vidi che gliene furono menati assai in piú volte, ed esso dette buone parole a tutti fina che vide che non gliene poteano essere condotti piú, e poi licenziò i mercadanti senza dargli cosa alcuna; onde i poveretti andavano per la città piangendo e disperandosi, quasi matti per il dolore.
| |
Ramaraggio Timaraggio Bengatatre Timoraggio Bezeneger Mori Timaraggio Bezeneger Goa Bezeneger
|