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      Giunta quivi la donna, accompagnata da gran gente che vanno a vedere, gli apparecchiano bene da mangiare, ed essa mangia con tanta allegrezza come se fosse a nozze, e, come ha mangiato, si mette a ballare e a cantare ad un certo loro suono quanto li pare, e dapoi ella istessa ordina che s'impicci il fuoco nella cava. E quando è in ordine se gli fa intendere ed essa, subito lasciata la festa, dà mano al piú stretto parente del marito e vanno ambidue alla riva del fiume, ove essa nuda si spoglia e dà le gioie e i vestimenti a' suoi parenti, e se gli tira dinanzi un panno, accioché non sia veduta nuda dalle genti, e si caccia tutta in acqua, dicendo i meschini che si lava i peccati. Uscita dell'acqua, si rivolge in un panno giallo lungo quattuordeci braccia e, dato di nuovo mano al parente del marito, sagliono ambidue cosí per mano tenendosi sopra il poggiolo, ove essa ragiona alquanto col popolo, raccomandandoli i figliuoli, se ne ha, e i suoi parenti. Tra il poggiolo e la fornace tirano una stuora, accioché essa non veda il fuoco, ma ne sono assai che fanno subito tirar via detta stuora, mostrando animo intrepido, e che di quella vista non si spaventano. Ragionato che ha la donna quanto li pare, un'altra donna li porge un vaso d'oglio ed essa, presolo, se lo sparge sopra la testa e se ne unge tutta la persona, e getta il vaso nella fornace e tutto ad un tempo se gli lancia dietro. E subito la gente che sta intorno alla fornace li gettano con forza grossi legni addosso, talché tra per il fuoco e per i colpi de' legni essa presto esce di vita; e allora la tanta allegrezza si converte tra quei popoli in sí dirotto pianto, che mi era necessario a correre via, per non sentir tal terremoto di pianto e d'urli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486