I pescatori sono tutti Cristiani del paese, e va chi vuole a pescare, pagando però un certo censo al re di Portogallo e alle chiese dei padri di San Paulo che sono per quella costa. Mentre dura il tempo di pescare, stanno in quel mare tre o quattro fuste armate, per diffendere i pescatori dai corsari. Io mi ritrovai qui una volta di passaggio e vidi l'ordine che tengono a pescare. Fanno compagnia due, tre e piú barche insieme, che sono dell'andare delle nostre peotte e piú picciole; vanno sette overo otto uomini per barca; e holle viste la mattina a partire in grandissimo numero e andare a sorgere in quindeci sina dicidotto passa d'acqua, che tale è il fondo di tutto quel contorno. Sorti che sono, gettano una corda in mare, nel capo della quale è ligato un buon sasso, e un uomo, avendosi ben stretto il naso con una moleta e ontosi con oglio il naso e l'orecchie, con un carniero al collo overo un cesto al braccio sinistro, giú per quella corda si calla. E quanto piú presto può empie il carniero o il cesto d'ostreghe che trova in fondo del mare, e indi scorla la corda, e i compagni che stanno attenti in barca tirano su detta corda in pressa, e con essa anche l'uomo. E cosí vanno d'uno in uno a vicenda, sinché la barca è carica d'ostreghe, e poi la sera vengono alla villa. E cadauna compagnia fa il suo monte d'ostreghe in terra, distinti uno dall'altro, di modo che si vede una fila molto lunga di monti d'ostreghe, né si toccano sin che la pescaria non è compita; e allora s'acconciano ogni compagnia attorno il suo monte ad aprirle, che facilmente s'aprono, percioché sono già morte e fragide: e s'ogni ostrega avesse perle, saria una gran bella preda, ma ne sono assai senza perle.
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