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      Giunto che fu pur finalmente il re, gli appresentai una supplica e subito fui licenziato.
     
     
      Pegu.
     
      Da Martavan mi parti' per andare alla città reale del Pegu, chiamata anco essa col nome del regno; qual viaggio si fa per mare in tre over quattro giornate. Si puol andare anco per terra, ma a chi porta mercanzia è piú commodo e manco spesa l'andar per mare; e in questo viaggio si passa il maccareo, qual è una delle maravigliose cose che faccia la natura e che 'n questo mondo si possa vedere; e a chi non ha visto parerà dura cosa il credere il gran crescimento e callo che in un attimo fa l'acqua, e l'orribil terremoto e strepito col quale essa si muove. Si parte da Martavan col crescente in alcune barche che sono come peotte, le quali vanno come una frezza vogando a seconda d'acqua fina che dura tutta la marea, e quando conoscono che la marea sia in colmo, si tirano fuori del canale in un luogo alto e quivi sorgeno, e quando l'acqua è callata restano in secco e tanto alto dal vaso del canale quanto è alta ogni gran casa. Si fa questo perché, se una nave grossa restasse nel canale a basso, è tal l'empito col quale l'acqua comincia a crescere, che la ribaltaria; e con tutto che la barca sia tanto alta fuora del vaso, e che prima che l'acqua aggiungi là abbia perso gran parte della sua furia, tuttavia rende gran spavento e bisogna tenerli la prova contra, altramente si perderia con tutte le persone. Quando l'acqua è per cominciare a crescere, si sente strepito cosí grande che pare un terremoto, e indi in un subito fa tre onde; la prima, con tutto che la barca sia tanto distante, la bagna da poppe a prova, la seconda è manco terribile, e alla terza si leva in pressa l'ancora, e per sei ore che l'acqua cresce si voga con tal velocità che par che si voli; né bisogna perder punto di tempo, perché è necessario aggiunger all'altra posta ove si sorge prima che l'acqua daga volta, altramente bisognerebbe tornare di dove si fosse partiti; e queste poste sono piú pericolose una dell'altra, secondo che sono piú e manco alte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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