Nella prima è una statua di un uomo grande d'oro, con una corona in testa d'oro, piena di rarissimi rubini e safili, intorno alla quale sono quattro statue di quattro fanciulli d'oro. Nella casa seconda è una statua d'un uomo d'argento di moneta a sedere, qual supera con la testa, tanto è grande, cosí a sedere l'altezza d'una casa d'un solaro (io misurai i suoi piedi e li trovai cosí lunghi come io tutto sono), con una corona in testa simile alla prima. È nella terza una statua di rame dell'istessa grandezza e con simile corona di gioie in capo. Nella quarta e ultima casa è un'altra statua cosí grande fatta di ganza, che è un mettallo di che fanno le lor monete, fatte di rame e di piombo mescolato insieme; qual ancor essa ha in capo una corona simile alla prima. Sta questo tesoro cosí grande in luogo aperto, come si disse, e ogni uomo a sua voglia può andar a vederlo, che coloro che gli fanno la guardia non proibiscono l'entrarvi ad alcuno.
Dissi disopra che questo re ogni anno in certe feste trionfa, che per esser cosa bellissima da vedere, mi par di doverla scrivere. Va il re sopra un carro trionfante tutto indorato, qual tirano sedeci belli cavalli, ed è alto, con una bella cuba; dietro gli caminano venti signori con una corda in mano per ciascuno al carro ligata, per tenerlo dritto e che ribaltar non si possi. Sta il re in mezzo al carro, e su l'istesso carro li stanno intorno quattro signore da lui piú favorite; inanzi e dietro camina il suo esercito in ordinanza come di sopra si disse, e in mezzo a questo intorno al carro tutta la nobiltà della sua corte e de' suoi regni: cosa maravigliosa certo a vedere tanta gente, tanta richezza e tanto bell'ordine.
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