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      Alli 11 di luglio la loro nave da carico dalla gran fortuna del mare fu separata e perduta, ed e' portati senza vele drizzando il corso verso 4° siroco levante per cinque miglia, essendo a pena il sole in siroco si voltò il vento da maestro e cominciò la fortuna alquanto a cessare, ma però era l'aere molto oscuro. Allor di nuovo inalzate le vele tornarono a navigare, sin che 'l sole presso notte entrò in 4° tramontana greco, per quattro miglia, dove era fondo di 60 braccia fangoso, e cominciarono a scoprire pezzi di ghiaccio.
      A' 12 di luglio si voltarono verso ponente, drizzato il camino verso maestro, e navigarono per un miglio, spirando maestro; dipoi navigarono verso garbino per gir a ricercar la nave da carico, per tre o quattro miglia, spesso rivolgendo il corso. Poi si voltarono di nuovo alla via del vento e navigarono per quattro miglia verso siroco, fin che 'l sole si trovò in garbino: allora giunsero appresso al continente della Nuova Zembla, la qual si estende da 4° levante greco in garbino ponente; indi di nuovo si voltarono fino alla terza ora dopo mezogiorno, per tre miglia, verso 4° tramontana maestro. Navigarono poi dalla detta ora terza dopo mezogiorno fin che 'l sole fu in maestro, per tre miglia, tenendo dritto verso 4° maestro tramontana; poi voltaronsi verso levante e veleggiarono per quattro o cinque miglia verso 4° greco levante.
      13 luglio di notte diedero in una gran quantità di ghiaccio, la qual poterono veder dalla gabbia di lontano, che pareva che tutto il mare fusse di ghiaccio coperto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Nuova Zembla