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      Avevano disegnato di veleggiare lungo il lito della Nuova Zembla verso Weygats, ma, avendo dato nel ghiaccio, voltandosi all'ostro a' 9 d'agosto verso sera fecero vela, fino alli 10 di mattina, verso 4° ponente maestro per undeci miglia, e altri quattro ancora verso ponente maestro e verso 4° maestro ponente, con vento da tramontana. A mezzogiorno di nuovo volti a levante, fecero vela verso levante e 4° siroco levante fino a notte per dieci miglia, e altri quattro pur per l'istesso vento; ove viddero il continente, ed entrando nel seno col battello s'accostarono al continente, e trovarono un bel porto di 5 braccia di fondo arenoso. Questo seno ha nel lato settentrionale tre angoli neri; nel terzo è un ricetto di navi, il qual però si deve fuggire per esser pieno di scogli, e tra il secondo e terzo angolo v'è un altro bel seno, difeso da' venti di maestro, di tramontana e di greco; il suo fondo è nero e arenoso. A questo seno diedero nome di San Lorenzo, dove fu trovata l'altezza del sole 70 gradi e un sesto.
      Dal seno di San Lorenzo alla punta del Propugnacolo fatto vela verso siroco per due miglia, fu trovato un picciolo basso e nero scoglio vicino al continente, nel quale era piantata una croce, e condotti col copano al continente, vi trovarono piú indizii d'uomini, li quali vedutili si erano fuggiti; percioché qui trovarono sei sacchi pieni di farina in terra ascosi e un grumo di pietre presso la croce, e di là ad un tiro d'arcobugio un'altra croce, con tre case di legno fatte all'uso de' Settentrionali, nelle quali case anco trovarono molte doghe di barili, onde fecero congiettura che qui si facesse la pescagione de' pesci salmoni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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