Del sito e della grandezza d'Weygats, detto altrimenti lo stretto di Nassovia; l'isole degli Ordini, il golfo del Grasso, il promontorio delle Imagini, il promontorio della Croce, e quello del Contrasto o Separazione; l'altezza delle linguelle e de' loro luoghi vicini, che sono in Weygats e piú oltre verso il levante nel mar di Tartaria.
Cap. II.
Alli 23 d'agosto trovammo una navetta di Pitozre, da loro chiamata lodgie, collegata insieme con cordicelle, la quale era navigata verso tramontana per portar di là denti di rosmari, grassi e ocche da caricare le navi ch'avevano da venire di Russia per Weygats, sí come con noi parlando dissero; le quali navi avevano da far vela nel mar di Tartaria, oltra il fiume Obi, fino ad un luogo detto Ugolita in Tartaria, per starvi poi tutta la vernata, secondo il suo uso di ogn'anno. Riferivano appresso che quello stretto fra 9 o dieci settimane s'aveva tutto a congelare, e che, come si comincia a indurare, tutto si unisce e cresce, e allora si può scorrere fino in Tartaria su per il ghiaccio oltre il mare che essi chiamano Mermare.
A' 24 del detto, la mattina a buon'ora s'accostammo alla loro nave per intender piú a pieno di quel mare, che è dal lato orientale di Weygats, e restammo a pieno sodisfatti d'ogni nostra dimanda.
25 agosto tornammo di nuovo alla nave de' Russi e con essi amichevolmente ragionammo, e vicendevolmente anco dal canto loro trovammo amorevolezza grande, percioché essi primieramente ci donarono otto oche molto grasse, delle quali nella loro nave, in luogo scoperto, ne avevano copia grande; e facendo noi prova se uno di loro volesse venir nella nostra nave, ce ne vennero con noi sette con grande allegrezza.
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