A' quattro di settembre la mattina, levate le ancore, per rispetto del ghiaccio fu fatto vela tra l'isola degli Ordini e 'l continente, e accostandoci all'isola in quattro o cinque braccia di fondo gettammo un capo di corda in terra per assicurarsi dal ghiaccio, smontando spesso in terra per gir a tirare alle lepri, delle quali quivi n'è copia grandissima.
Della crudele e miserabil strage che un fiero e orribil orso bianco fece di due de' nostri dilacerandoli e devorandoli, contra il quale due volte con tutte le nostre forze combattemmo, prima che lo potessimo uccidere.
Cap. IIII.
A' sei di settembre la mattina andarono nel continente alcuni marinari a cercar pietre di spezie di diamanti, de' quali anco nell'isola degli Ordini se ne trova in gran quantità. Mentre sono intenti a la cerca di quelle, occorse che, essendo due di loro insieme, un orso bianco macilente quatto quatto loro addosso venne, e uno ne prese per la collottola. Costui, non sapendo che ciò fosse, cominciò a gridare: "Chi mi prende per la collottola?" Il compagno di costui, che gito era in una spelonca a cercar di quelle pietre, levò la testa fuori per veder chi fusse, e vedendo che era un orrendo orso, inalzando il grido: "O fratello, - disse, - egli è un orso", e tuttavia cosí dicendo si mise a fuggire quanto piú veloce poté. L'orso subito co' denti franse a quel misero il capo e gli succiò il sangue. Gli altri marinari che erano andati nell'istesso continente corsero subito colà al numero di 20 per liberar il compagno, o almeno per tor il cadavero all'orso.
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