D'un maraviglioso segno veduto in cielo alli 4 di giugno 1596, d'un sole che aveva un altro sole per banda e due archi baleni che partivano quei tre soli e due altri, uno che circondava al largo il sole e l'altro che traversava quel gran cerchio, del quale la parte inferiore era alta ventiotto gradi sopra l'orizonte.
Cap. II.
Alli 5 di giugno si scoperse a noi il primo ghiaccio, del che molto si maravigliammo, stimando al principio che fussero cigni bianchi, percioché uno de' nostri, caminando sopra i tavolati, cominciò cosí improviso a gridare che quivi nuotavano cigni bianchi; il che udendo, quelli che erano di sotto subito saltarono fuori, e scorgerono che erano pezzi di ghiaccio rotti dai pezzi grandi che andavano ondeggiando, che niente differenti da' cigni ci parevano, perché già cominciava a far sera. A mezanotte facemmo vela per il ghiaccio, e 'l sole era alto sopra l'orizonte quasi un grado.
Alli 6 presso vespero, intorno alla 4ª ora, di nuovo dammo nel ghiaccio, in tanta quantità che non lo potemmo penetrare, ma convenimmo voltar il camino verso 4° garbin ostro per lo spazio di 4 ore. Dipoi seguimo il preso corso verso greco tramontana, navigando lungo il ghiaccio.
A' 7 detto misurammo l'altezza del sole, la qual fu sopra l'orizonte gradi 51, minuti 22; la sua declinazione era gradi 22, minuti 38, i quali aggiunti all'altezza trovata fanno gradi 74, e tanto era elevato il polo. Quivi trovando ghiaccio tanto grosso che a pena si potrebbe con parole esprimere, prendemo il camino dietro quello come se veleggiassimo tra due continenti, e l'acqua era non men verde dell'erba, in modo che giudicavamo esser presso Gruenlandia, e quanto piú lunge andavamo, trovammo sempre il ghiaccio piú grosso.
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Gruenlandia
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