Co' remi andammo per un gran spazio in dentro, e smontati in terra trovammo due denti di rosmari, li quali insieme pesavano sei libre; ne trovammo anco molti altri piú piccioli, e con essi tornammo alle navi.
25 detto, levate di nuovo le ancore, facemmo vela lungo la terra verso ostro e verso garbino, con vento da greco tramontana, fino al grado 79. Ove trovato un gran seno, navigammo in quello intorno 10 miglia verso ostro, ma osservammo non esser navigabile, mandando talor lo scandaglio fino a 10 braccia; ma ci fu forza con corso obliquo uscire, percioché spirava vento da tramontana e noi a tramontana avevamo da andare. E s'accorgemmo che s'estendeva al continente, il che di lontano, perché era la terra bassa, non ce ne potemmo accorgere: perciò facemmo vela quanto piú presto potemmo, fin che s'accorgemmo che con obliqua navigazione avevamo ad uscire di nuovo alli 27.
Alli 28 del detto passammo la punta verso occidente, ove era tanta frequenza d'uccelli che volando da stupidità davano nelle nostre vele, e navigammo verso mezzogiorno per circa dieci miglia, e poi verso occidente per schifar il ghiaccio.
29 detto fu fatto vela longo la terra verso siroco, piegando alquanto verso levante, fino a gradi 76, minuti 50, perché bisognò allargarsi da terra per rispetto del ghiaccio.
30 giugno navigammo verso ostro, piegando alquanto verso levante. Poi fu tolta l'altezza del sole, la quale fu di gradi 51, minuti 40 sopra l'orizonte; e la declinazione era gradi 23, minuti 20, li quali aggiunti alla altezza trovata ci mostrano che eravamo stati sotto 75 gradi.
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