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      14 dell'istesso fu giorno sereno, ma un freddo molto acuto; però andati nella regione accumulammo quantità di legna, perché non fussero coperte dalla neve, per poterle trovare da portar al luogo dove avevamo disegnato di fabricare.
     
     
      Di tre orsi che vennero ad assaltar la nave, e come uno fu ammazzato mentre voleva tor un pezzo di carne fuori d'un mastello, che avevamo messa all'aere; ove cadendo morto, l'altro lo stava ad odorare e mirare, e poi se n'andò, e ritornato, ergendosi in due piedi per far impeto ne' nostri, fu ucciso.
      Cap. VII.
      15 di settembre, giorno di domenica, nell'aurora, facendo uno la guardia, furono veduti venir tre orsi, un de' quali si gettò giú dietro un pezzo di ghiaccio, gli altri due venivano alla nave: però si apparecchiamo a tirar loro d'archibugio. Era a caso sopra il ghiaccio un mastello o catino con carne esposto all'aere, perché presso la nave non era acqua, e uno di quegli orsi pose il capo nel catino per tor un pezzo di carne; ma, scaricato un schioppo, gli fu passato il capo, sí che subito cadé morto, senza piú muoversi niente. Qui ci occorse uno spettacolo maraviglioso, percioché l'altro orso si fermò a sedere tacito, quasi maravigliandosi, e ogni tratto nasava quel ucciso, ma vedendolo giacer morto alla fine si partí; ma noi, prese l'armi, come allabarde e schioppi, stavamo aspettando se tornava. Finalmente venne verso di noi, e levandosi sopra i piedi di dietro per far impeto contra di noi, uno de' nostri lo passò con lo schioppo per mezzo il ventre, sí che cadé sopra i piedi dinanzi e si mise con grand'urli a fuggire.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486