Guglielmo di Bernardo, strenuo ed esercitato governatore, non ci voleva dar fede alcuna, per esser giorni 14 piú tosto di quello che 'l sole potesse esser quivi e in quella altezza potesse apparire; noi all'incontro affermavamo d'aver veduto il sole, sí che di ciò erano diverse dispute.
25 e 26 fu aere nubiloso e oscuro, sí che non apparve, perciò quelli che erano di contraria opinione stimavano d'aver vinto; ma alli 27, sendo sereno, tutti il vedemmo pieno di tutto tondo sopra l'orizonte, da che apparve chiaro che alli 24 noi l'avessimo veduto. E a questo modo furono sentiti diversi pareri, cioè che ciò ripugnava all'opinione di tutti gli antichi e nuovi scrittori, anzi all'ordine della natura e alla rotondità della terra e del cielo, e quindi alcuni presero occasione di dire, perché eravamo stati molto tempo senza luce di giorno, che avevamo dormito, sendo nondimeno certissimi che ciò non ci è avenuto; ma quanto s'aspetta al caso, sí come Iddio in tutte l'opere sue è maraviglioso, cosí lo riferimo alla sua omnipotenza e agli altri lo lasciamo a disporre. Ma perché alcuno non stimasse e noi di ciò dubitassimo se la lasciassimo sotto silenzio, abbiamo qui voluto dir liberamente la ragione perché non abbiamo errato nel nostro calcolo.
È dunque da sapere che il sole, quando prima ci cominciò ad apparire, era in gradi 5, minuti 25 di Acquario in quella elevazione di 76 gradi che eravamo e secondo la nostra prima opinione non doveria esser apparso se non in gradi 16 e minuti 27. Sopra questi contrarii non potevamo maravigliarci a bastanza, e dicevamo a vicenda se per caso avessimo fallato nell'osservazione del tempo, il che ci pareva impossibile, essendo che ogni giorno senza lasciarne uno avevamo notato quanto fusse stato fatto, e sempre avevamo usato il nostro orologio e, quando quello si fermava per il freddo, la nostra clepidra di 12 ore; oltre di ciò ci siamo valuti di diversi altri mezi, con li quali potessimo ritrovar questa distinzione e vera certezza del tempo.
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Bernardo Iddio Acquario
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