26 marzo fu aere sereno e tranquillo; perciò aprimmo la porta e uscimmo, e conducemmo una caretta di legna, perché avevamo in cosí gran freddo consumate quelle che avevamo.
27, durando l'istesso tempo, di nuovo cominciò il ghiaccio a scorrere, sí che apparve dell'acqua; pur la nave rimaneva stretta nel ghiaccio.
28, continuando l'istessa serenità, il ghiaccio cominciò a spingersi gagliardamente e aprirsi piú il mare; e andati sei alla nave la trovamo come prima, ma gli orsi avevano rivoltato molte cose.
29, benché durasse l'istesso sereno, tornò però a scorrer il ghiaccio. Quel giorno conducemmo un'altra caretta di legna, se bene ogni giorno ci pareva piú duro per la nostra debolezza.
30 detto, durando il tempo medesimo e spirando levante, il ghiaccio scorreva grandemente. A mezogiorno due orsi, passando presso la casa, lasciando noi andarono alla nave.
31 fu l'istesso tempo sereno, spirando greco, il qual ogni giorno menava gran quantità di ghiaccio, sí che i pezzi rottisi l'un l'altro e cavalcandosi si levarono a guisa di monti.
Aprile 1597.
1° aprile, spirando gagliardamente levante, durò l'istesso sereno e freddo; per il che facemmo fuoco di carboni, perché il condur delle legna ci era troppo faticoso.
2 detto, sendo sereno e chiaro, tolta l'altezza del sole, qual fu gradi 18 e minuti 40, e detratto quanto di sopra, si trovò l'altezza del polo gradi 76 come di sopra.
3 detto, sendo l'istesso tempo, facemmo una mazza da giocar alla palla per far le membra piú agili con l'esercizio, per il quale esperimentavamo ogni cosa.
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