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      4 fu sereno, ma vento incerto; nel qual giorno andati tutti alla nave cavammo la corda dell'ancora e l'allentamo, accioché, se per sorte la nave si sciogliesse dal ghiaccio o cominciasse ad ondeggiare, potesse levarsi.
      5 detto, un gagliardo vento dal greco di nuovo menò un tristo tempo e spinse grandemente il ghiaccio, sí che, montato l'un pezzo sopra l'altro, grandemente stringerono la nave.
      6 detto durò l'istesso tempo. La notte venendo un orso verso alla casa, ci preparavamo di tirarli di schioppo, ma sendo la polve umida non volse prender fuoco; ma l'orso descendendo per li gradi si sforzava d'entrar ardito in casa, e serrando il nocchiero la porta, per fretta e timore non poteva metterle il catorcio, ma l'orso vedendo che la casa era serrata si partí. Poi due ore dopo tornò e, circondando la casa e al fine montando sul colmo, mandò cosí fiero grido che metteva orrore a udirlo; finalmente, accostandosi al camino, cominciò con tanta forza a cavarlo che temevamo che lo aprisse, e squarciò la vela con la quale era cinto il camino, ma per esser notte non gli facemmo resistenza. Per la oscurità finalmente lasciandoci si partí.
      7 era ancora crudo aere, e, poste all'ordine le nostre arme e due schioppi, stavamo aspettando l'orso, ma non venne; poi, montati sopra la casa, vedemmo con quanta forza aveva squarciato le vele cosí saldamente attaccate.
      8 detto, perseverando l'istesso tempo, di nuovo scorse giú il ghiaccio e s'aprí il mare, onde di nuovo, come tante altre volte, prendemmo speranza d'uscir un giorno di cosí molesto luogo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486