In casa eravamo occupati in apparecchiar il tutto, e gettammo anco il vino che ci era rimaso in piccioli vascelli per dividerlo in tutte due le barche, e perché anco potremmo esser serrati dal ghiaccio, il che sapevamo che ci doveva occorrere, e per poterlo espor sul ghiaccio col resto e tornarlo, come ci poteva occorrere.
11 detto fu rigido aere, sí che tutto 'l giorno non potemmo far nulla; e molto dubitavamo che dalla fortuna fusse portato via il ghiaccio che cingeva la nave insieme con essa nave (il che poteva avvenire), con nostra grandissima miseria, percioché tutte le nostre robbe e drappi e la vettovaglia erano in nave, ma per providenza di Dio niente di ciò occorse.
Della strada da noi con grandissima fatica fatta per condur le barche accommodate per navigare al mare, convenendo appianar le montagne di ghiaccio con manarre, zapponi, badili, mazzi e pali di ferro e altri stromenti, tagliando, spezzando e spingendo via le lastre e tocchi di ghiaccio; e come un orso ci venne anco a disturbare tal opera, sí che quasi ci tolse un uomo, se con una archibugiata non fusse fatto allargare e al fin ucciso.
Cap. XV.
12 giugno fu assai buon tempo; perciò uscimmo tutti con manarre e zappe e altri stromenti necessarii ad appianar la strada per dove avevamo a tirar la barca all'acqua dietro i monti di ghiaccio, nella qual opera facemmo di molta fatica, tagliando, spezzando, cavando e gettando via co' pali. E quando piú eravamo sul colmo dell'opera, venne verso noi un grande e macilento orso dal mare uscito, qual giudicavamo fusse venuto di Tartaria, imperoché l'avevamo osservato vinti e trenta miglia in mare; e sendo senza schioppi doppi, eccetto quello che aveva il nostro cirugico, io subito andai alla nave per pigliarne uno o due.
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Dio Tartaria
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